domenica 30 agosto 2015

I prerequisiti alla letto-scrittura


Già a partire dall’ultimo anno della scuola d’infanzia i bambini dovrebbero possedere alcune competenze fondamentali per il successivo apprendimento della lettura e della scrittura.
Quando però mi trovo a presentare questo argomento ai genitori, molto spesso (e giustamente! Perché non sono “addetti ai lavori”) mi rispondono frasi del tipo “no, ma il bimbo sa copiare tutte le lettere!”, oppure “tu sapessi come è preciso a colorare!” ecc.
Per questo ho deciso che ci vuole un po’ più di corretta informazione su questo aspetto.
Oltre alla conoscenza dell’alfabeto, alle abilità grafiche e manuali e alla capacità di conversione segno-suono, è infatti importante che i bambini abbiano sviluppato correttamente quelle che vengono dette “abilità metafonologiche”: si tratta di certe competenze che fanno da tramite tra il linguaggio parlato e quello scritto, consentendo in particolare di analizzare il linguaggio orale, percepire le componenti sonore e le piccole unità da cui è composto. Ecco perché tali capacità sono considerate il migliore fattore predittivo dello sviluppo della lettura e della scrittura.

Tra queste, le più importanti sono:
  • il riconoscimento e la produzione di rime;
  • l’identificazione dell’inizio e della fine della parola;
  • la capacità di segmentare e ricomporre una parola;
  • la capacità di classificare le parole per lunghezza;
  • l’abilità di discriminazione uditiva tra parole simili;
  • la capacità di attuare delle trasformazioni con le parole date.
Come si può intuire, tali abilità sono costruite sul linguaggio, e quindi viene da sé quanto sia importante che il bambino presenti innanzitutto un linguaggio adeguato.

Il mancato sviluppo di queste competenze a partire dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia, è definibile come fattore di rischio per un Disturbo Specifico dell’ Apprendimento (D.S.A.) in età scolare. 

Ciò vuol dire che è più probabile, ma non certo.

La speranza è che, identificati precocemente e trattati con programmi mirati, possano evolvere favorevolmente e giungere alla scuola primaria pronti per affrontare i compiti specifici dell’apprendimento.


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