mercoledì 2 settembre 2015

Ciuccio e dito in bocca: cosa è importante sapere

Cominciamo dal ciuccio.
L’uso del ciuccio nei bambini è sempre stato oggetto di controverse discussioni, date le tante e diverse tesi che esistono al riguardo, con la conseguenza che i genitori si sentono spesso smarriti nel momento di scegliere se proporlo al bambino e quando toglierglielo. Parto col dire che la decisione è pur sempre soggettiva, dato che ogni famiglia è a sé ed ha le sue esigenze, quindi la mission di questo articolo è soltanto quella di informare su tutti gli aspetti, positivi e negativi.

Ciuccio sì!
E’ infatti evidente il ruolo consolatorio del succhiotto quando il bambino è in preda al pianto ed è stato appurato anche il suo effetto positivo sulla diminuzione del rischio della sindrome della morte in culla (SIDS). Ciò in quanto, secondo alcuni studi, la presenza della maniglia del ciuccio eviterebbe il contatto diretto del viso con le lenzuola, prevenendo il soffocamento, mentre la suzione fa sì che la lingua sia tenuta in avanti e non scivoli indietro ostruendo le vie respiratorie.
Inoltre, nei bambini pretermine non ancora capaci di attaccarsi al seno, l’uso sistematico del ciuccio può facilitare l’acquisizione della capacità di succhiare e deglutire e quindi di assumere latte dal seno materno e dal biberon.
Ciuccio no! (conseguenze spiacevoli…)
D’altro canto, c’è da dire che è un importante fattore di rischio per le malocclusioni dentali e può influire negativamente sullo sviluppo del linguaggio, oltre ad interferire con l’allattamento al seno.
Inoltre, secondo alcuni studi sembrerebbe favorire l’insorgenza di otiti.
Se l’utilizzo si protrae per molte ore al giorno e/o oltre una certa età può diventare un’abitudine viziata orale.
In particolare, il ciuccio costringe la lingua a rimanere in posizione bassa sul pavimento della bocca, mentre dovrebbe portarsi in alto sul palato per contribuire alla sua espansione: questo potrà determinare la formazione del cosiddetto “palato stretto o ogivale” e. Inoltre, le strutture ossee del volto, ancora molto malleabili nel bambino, si sviluppano in modo alterato: può venirsi a creare un’alterazione delle arcate dentarie, con i denti superiori molto sporgenti rispetto a quelli inferiori, e/o un “morso aperto”, ovvero la formazione di un buco centrale corrispondente allo spazio in cui viene introdotto in bocca il ciuccio, in cui in assenza di questi corpi estranei tenderà a portarsi spesso la lingua. Tutto ciò determina il protrarsi della deglutizione infantile ed eventuali difficoltà di articolazione del linguaggio.

E il dito?
Anche per quanto riguarda il succhiamento del dito valgono le stesse cose dette sopra, anche se tra i due è comunque da preferire il ciuccio, in quanto più facilmente gestibile ed eliminabile con “escamotage” guidati dall’adulto.


Cosa fare dunque?
Tutto dipende, a mio avviso, da molte variabili: l’età del bambino, per quanto tempo al giorno lo usa, se oltre al ciuccio o al dito sono presenti altre abitudini viziate (come mettere in bocca gli oggetti, ciucciare entrambe le cose, utilizzare il biberon, …) ecc.
Cerco però di darvi alcuni suggerimenti, così che in base al singolo caso possiate orientarvi meglio e prendere la miglior decisione in modo più consapevole!
  • In primo luogo consiglio di evitarne l’utilizzo nei primi mesi di vita, per non ostacolare la suzione del capezzolo materno;
  • Come sempre, vale il detto “il troppo stroppia”, quindi cercate di limitarne l’uso nel tempo, concedendolo solo nella fase di addormentamento per conciliare il sonno e poi farlo sparire al momento del risveglio (questa routine sarà senz’altro utile anche a facilitare il momento definitivo dell’abbandono);
  • Se il bambino non lo richiede, tanto meglio. Il seno è più che sufficiente!
  • Ritengo che entro i 2 anni questo vizio andrebbe comunque abbandonato.
Bene, a questo punto vi saluto..ma state allerta! Prossimamente ci saranno nuovi articoli su quali succhiotti sono più adeguati per lo sviluppo della bocca del vostro bambino e su come togliergli “la smania del ciuccio” in modo efficace.

Stay toned! 

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